Passeggiamo su Sderot Rothschild di panchina in panchina, lungo i due filari di alberi di ficus, ai lati le case bianche ed essenziali in stile Bauhaus.

Ci superano giovani in monopattino, in bici o a piedi, vestiti in modo semplice, jeans, scarpe da ginnastica e magliette. Hanno un’aria gentile, vivace e abbastanza gioiosa. Per terra è pulito, ci sono cestini ovunque. Nei chioschi si mangia a tutte le ore.

I bellissimi ficus sono stati piantati nel 1930 e sono Ficus microcarpa L.f. e Ficus sycomorus L. Inoltre sono state piantate anche delle Delonix regia. Sulla storia degli alberi e del viale si può leggere questo articolo di Elisabeth C. Miller https://depts.washington.edu/…/mystery-trees-of-tel-aviv/

Il chiosco vicino all’albergo

Da storia di amore e di tenebra:

“La sera Tzvi e Fania mi portarono a vedere un po’ Tel Aviv, cioè andammo in via Allenby e viale Rothschild, visto che via Ben Yehudah non era ancora considerata proprio la vera Tel Aviv – la zona nord di via Ben Yehudah era a quel tempo periferia. Ricordo come tutto mi sembrasse pulito e bello a prima vista, la sera, con le panchine e i lampioni e tutti i cartelli in ebraico: come se tutta Tel Aviv fosse solo una bella ricostruzione in mostra nel cortile del liceo Tarbut.”
Amos Oz. Una storia di amore e di tenebra Feltrinelli.

Dall’albergo si vede la Tel Aviv degli anni trenta e la nuova città.


Sderot Rothschild visto dalla finestra dell’albergo

Al mattino Andiamo a vedere la casa di Ben Gurion in Sderot Ben Gurion 17, ma quando arriviamo è già chiusa.

La casa di David Ben Gurion

La casa di David Ben Gurion

Allora andiamo al mare lì vicino.


A fine novembre c’è chi fa surf, mentre ai tavolini del bar si lavora.

Siamo vicino a questo palazzo

Vicino alla spiaggia c’è l’Opera Tel Aviv di Herbert Samuel

Torniamo per Dizengoff, alla fontana le persone si incontrano, giovani padri accudiscono i figli, è tutto un chiacchierare, mangiare, aspettando l’entrata shabbat.

Torniamo all’albergo a piedi, è iniziato lo shabbat e non ci sono più mezzi, scopriremo il giorno dopo che c’è un servizio sostitutivo gratuito e ne approfitteremo per andare a Jaffa.